In Sogin si fa strada il saggio: al primo di agosto, le anitre si mettono arrosto

L’atmosfera nell’azienda nucleare sembra divenuta sempre più surriscaldata, tra ad interim concessi poco prima dell’arrivo dei commissari, censure degli articoli non graditi e dimenticanze nei CV

Il mese di agosto è stato sempre ispiratore di simpatici tormentoni musicali e di saggi proverbi della nostra tradizione popolare, forse proprio uno di quest’ultimi “Il primo di agostole anitre si mettono arrosto”, avrà dato lo stimolo giusto al misterioso autore dell’articolo sulla Sogin comparso, il 1 agosto, sul sito dell’agenzia stampa AGEEI, dal titolo “Sogin, mentre Lentini gestisce il caso Ferrazzano, Mef ancora in attesa di azioni di responsabilità vs i 4 a tutela dell’azienda”.

Lo scalpore della nomina ad interim

Nelle scorse settimane l’azienda, preposta allo smantellamento delle centrali nucleari italianecommissariata dal Governo era tornata alla ribalta della cronaca per lo scalpore che aveva suscitato la nomina ad interim, alla direzione legale, di Luigi Renna Cerciello, divenuto dirigente solo da un paio di mesi e già direttore anche del Procurement e Contract.

Una decisione attuata a poche ore dalla firma del provvedimento di nomina dei commissari

La decisione, a quanto pare, intrapresa in fretta e furia a quasi un’ora di distanza dall’uscita del provvedimento di investitura (ore 18:33 del 19 luglio 2022) dei nuovi commissari Sogin, porta la firma del presidente del Collegio dei sindaci dell’azienda, Salvatore Lentini (ore 19:26 del 19 luglio 2022). I più attenti, sulla stampa, avevano fatto notare che tale scelta cozzava con quella che in gergo si definisce una questione di opportunità.

Eppure da lì a pochi giorni si sarebbero insediati i commissari

In fin dei conti si trattava di applicare quella virtuosa regola di bon ton aziendale nei confronti di chi, da lì a poco, si sarebbe insediato ai vertici dell’azienda nucleare. Si vede che oramai in Sogin, per alcuni, le buone maniere sono solo divenute moneta spicciola, visto anche gli ultimi risultati.

Saranno state solo ragioni di urgenza?

D’altro canto poco comprensibile apparirebbe, agli occhi attenti di qualche osservatore esterno, il fatto che tale opzione sia stata dettata solo da ragioni di urgenza, dato che l’incarico legale era stato, in precedenza, detenuto ad interim dall’amministratore delegatoEmanuele Fontani, nel frattempo commissariato.

La questione di trait d’union

Sorge anche difficile credere alla tesi che tale nomina sia unicamente riconducibile ad una semplice questione di trait d’union di chi, come nel caso del direttore Procurement e Contract per conto dell’azienda nucleare, a dire dell’AGEEI, si sia interfacciato con le Autorità per lo tsunami delle inchieste che hanno travolto la Sogin. Mmh… Se questo trait d’union esisteva già, poteva continuare a sussistere anche senza il cappello di direttore legale e attendere qualche giorno l’arrivo dei commissari, per lasciar loro tale competenza.

Il dubbio

Forse sarebbe stato troppo logico e soprattutto elegante. Invece fatta così la cosa, sinceramente potrebbe far pensare ad altro e parrebbe puzzare all’esterno un pochino di bruciaticcio, dando luogo ad una diversa lettura dell’accaduto in sé. Ad esempio, fare in modo che i nuovi commissari, Fiamma SpenaAngela Bracco e Giuseppe Maresca, avessero da subito un interlocutore, sulle questioni legali, che non disegnasse uno scenario difforme da quello andato in scena fino a quel momento.

La forma fa la sostanza

Una questione dove la forma fa la sostanza. Allora a tal proposito potrebbe tornare utile ricordare ciò che sosteneva Giovanni Falcone a riguardo: “Se poni una questione di sostanza, senza dare troppa importanza alla forma, ti fottono nella sostanza e nella forma”.

Per gli appassionati di Alexis de Tocqueville

Fatto notare questo piccolo particolare, dato che si è avuto modo di riscontrare che vi è qualche appassionato dello storico e studioso Alexis de Tocqueville, vale la pena ricordare che questi asseriva l’interessante concetto che il dispotismo sia particolarmente terribile nelle società democratiche, perché tende a rafforzare il potere centrale e allo stesso tempo rende gli individui deboli e isolati. Colui che si trova al potere plasma la società. Chissà, che non stia avvenendo tutto questo anche in Sogin?

La censura che sarebbe stata attuata sugli articoli scomodi

agosto

Sempre per rimanere sulle orme di Tocqueville, così tanto amato da qualcuno, è bene anche richiamare alla memoria un suo ennesimo pensiero: “La democrazia è il potere di un popolo informato”. Ah…, allora ecco perché chi detiene ad interim l’incarico di direttore della ComunicazioneFabrizio Speranza, – a quanto pare questo dell’interim sembrerebbe un vizio – magari insieme a qualcun altro (due tre menti sono sempre meglio di una), avrà pensato bene di far tesoro di tale nozione escludendo dalla rassegna stampa aziendale alcuni articoli non graditi!

La nuova forma di trasparenza che dovrebbe far riflettere i commissari

Come se eliminando un articolo si facesse in modo che questo non esista e che gli altri non possano venirne a conoscenza. Questa nuova forma di trasparenza dovrebbe dirla lunga, sul modo di agire all’interno, anche ai nuovi commissari. A proposito d’informazione, a nostro modo di vedere, diversamente da quanto sostiene sempre quel qualcuno dell’agenzia stampa AGEEI, l’informazione non deve strizzare l’occhio proprio a nessuno.

Il paragone mal riuscito sull’informazione

Anche perché chiudere, pur se per un attimo, una palpebra vorrebbe dire perdersi un qualcosa che proprio in quell’istante potrebbe verificarsi. Ovviamente, nessuno vorrebbe che tutto questo possa accadere, vero? D’altro canto neanche sarebbe corretto sostenere la tesi che l’informazione possa essere paragonata ad un cane da guardia al quale lanciare un bastone. Quelli si chiamano cani da riporto che, per l’appunto, riportano al proprio padrone un qualcosa.

Tentar di menar il can per l’aia

Quindi cosa ben diversa da un cane da guardia che non si muove per attaccamento ad un padrone, ma piuttosto osserva, prende delle decisioni in proprio e interviene riconoscendo una situazione anomala su un territorio, non permettendo a nessuno di oltrepassarne i confini. Ma lasciamo le discettazioni canine al tempo che trovano e a chi inutilmente – a questo punto è inevitabile dirlo – tenta di menar il can per l’aia.

L’errore di continuare a guardare solo il dito e non la luna indicata dal dito

Un fattore forviante che sembrerebbe emergere anche attraverso la foto – poco giornalistica a dir il vero – di apertura dell’articolo dell’AGEEI del 1 agosto, raffigurante, attraverso un meme preso da internet, una mano con il dito indice puntato. Questa immagine, involontariamente, la dice lunga e segna un’utile chiave di lettura delle vicende accadute in Sogin – questo a memoria dei nuovi commissari – dove potrebbe tornar proficuo non soffermarsi solo sul dito che indica la luna, come fanno in molti, ma guardare la luna indicata dal dito.

Quegli articoli sul sito dell’AGEEI

Cosa che a più riprese hanno cercato di mettere in evidenza alcuni articoli dei mass mediainterrogazioni parlamentari e Codacons. Pertanto meglio tenere sempre entrambi gli occhi aperti, senza calar alcuna palpebra, fidatevi! Soprattutto quando si osservano questi originali casi della Sogin, dei suoi contratti con la Javys slovacca, del Cemex, dei quattro dirigenti licenziati e delle strane coincidenze degli articoli che compaiono sul sito della AGEEI, quasi a voler giustificare l’operato di qualcuno dell’azienda nucleare.

Alle volte i casi della vita

Bisogna ammettere che la casualità di alcune coincidenze in questa azienda, a tal riguardo, stupisce. Come si suol dire, il mondo alle volte è davvero piccolo. Il caso ha voluto che con tanti organi d’informazione, le notizie riservate e i dettagli confidenziali che riguardavano i dirigenti licenziati siano comparsi proprio su questa agenzia stampa. Ma tu guarda, alle volte!

Le coincidenze

Infatti a suscitare qualche sorpresa e interesse è l’elemento che questa farebbe capo alla stessa società editrice che edita il sito Agricolae, dove sembrerebbe che vi siano proprio delle pubblicazioni riguardanti il responsabile Procurement e Contract della Sogin, Luigi Renna Cerciello. Del resto di fortuite coincidenze, si era già scritto, ve ne sono davvero tante in questa faccenda.

Dimenticanze e fatalità

Una delle tante è sicuramente la circostanza del curriculum vitae di questi, contenuto nel sito aziendale della Sogin, dove non vi si trova alcuna traccia di questo excursus di pubblicazioni. Davvero strano, senza dubbio una dimenticanza. La medesima persona, fresca di promozione a dirigente, assunto solo due anni fa sotto l’amministrazione del poi commissariato Emanuele Fontani (ma questa solo una banale fatalità), che avrebbe condotto l’indagine interna sui quattro malcapitati defenestrati.

Gli eventi accidentali in Sogin

Naturalmente, ancora solo una normale circostanza di eventi accidentali, che però farebbero riflettere su quanto, talvolta, le concomitanze la facciano da padrone sul destino di un’azienda e dei suoi dipendenti. Azienda che annoverebbe tra i più stretti e fedelissimi collaboratori di Fontani, a quanto è dato sapere, oltre lo stesso Cerciello anche i dirigenti Ivo Velletrani e Fabrizio Speranza, tutti posti in ruoli chiave aziendali dall’ex amministratore delegato.

Bisognerebbe approfondire un paio di questioni

Alla luce di tutto ciò, a questo punto sarebbe interessante e chiarificatore conoscere da quanto tempo edita l’agenzia stampa AGEEI e da quando abbia iniziato a occuparsi della Sogin? Così per pura curiosità. Chissà se qualcuno non ritenga opportuno approfondire tali pratici interrogativi, magari gli stessi commissari, per un’informazione trasparente da fornire sia ai dipendenti dell’azienda che all’opinione pubblica.

Allo stato delle cose

Ad oggi, in assenza di tutto ciò, rimane in piedi la teoria tanto cara alla scrittrice Agatha Christie: “Una coincidenza è una coincidenza, due coincidenze fanno un indizio, tre coincidenze fanno una prova”.

Foto@ italpress.com, eurocomunicazione.com, spondasud.it, zenonline.it, ageei.eu, agricolae.eu

Pubblicato su: Eurocomunicazione

Informazioni su Alessandro Cicero 89 Articoli
Alessandro Cicero è nato in Africa settentrionale, da genitori italiani di origine siciliana, si è trasferito da piccolo nella città di Salerno, oggi vive a Roma.

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